Mi trovo a Scandiano, una frazione di Reggio Emilia, in occasione di un concorso canoro a cui prendo parte.
Non per mia scelta, intendiamoci.
Avrei preferito di gran lunga trovarmi a casa, sul mio divano letto, ad ascoltare le mie canzoni preferite, con una tazzina da caffè fra le mani.
Ma si sa, quando arrivano a trascinarti da qualche parte e ci si mettono in 5 non si può molto.Dunque sono qui, ed è appena finita la prima manche.
Sono passata.
Fra 20 bravissimi e talentuosissimi (eccetto una un po' stonata, ma dettagli) ragazzi, hanno selezionato me, la più piccola, la più inesperta, fra i primi 7 che dovranno cantare un secondo brano.
Non sono preoccupata, anzi, non vedo l'ora di risalire su quel palco, però lo ero.
Qualche sparuto secondo prima di salire su quel palco per la prima volta la paura e l'ansia mi attenagliavano lo stomaco in una morsa ferrea che mi toglieva il respiro e mi consigliava di appropinquarmi al più presto verso un bagno, nonostante di fatto non avessi ingerito alcunché eccetto un bicchiere d'acqua.
Insomma, stavo male.
Continuavo a domandarmi perché mi fossi lasciata convincere a parteciparvi, e non riuscivo a trovare una risposta.
Poi sono salita.
E in un attimo, tutto è cambiato.
Ero finalmente giusta, preparata, sicura di me, al mio posto.
Ho sorriso al pubblico, duecento persone, ad occhio e croce, e ho ghermito il microfono, cominciando a parlare, disinvolta e tranquilla, con una serenità che credo di non aver mai dimostrato prima d'allora.
<< Mi chiamo Alice, sono di Reggio Emilia, ho 15 anni, studio canto e pianoforte al Cepam di Reggio, amo la musica, questo è il mio primo concorso >>
<< Il suo primo concorso! Devi sentirti emozionata! >>
<< Una grande emozione, ma d'altronde bisogna iniziare, no? >> mi stupivo di me stessa, di quanto riuscissi a sentirmi a mio agio su quel palco, con quattrocento occhi puntati su di me e quelle orecchie che udivano unicamente la mia voce attraverso quel microfono che stringevo con tanta impazienza. I miei occhi strillavano: lasciatemi cantare.
<< Cosa ci canti stasera? >>
<< Brivido Caldo dei Matia Bazar >>
<< Allora ci delizierai con questo meraviglioso pezzo, in bocca al lupo! >>
<< Sì, grazie >> la musica è partita. Ho fatto scorrere il mio sguardo sul pubblico, dondolandomi lentamente a tempo, il microfono a pochi centimetri dalle labbra, stretto in una mano e l'altra a trattenere il filo poco distante.
Poi ho cantato.
L'adrenalina si insinuava nelle mie vene, nei miei capillari, e illuminava i miei occhi, così curiosi di quelle sensazioni nuove. E io ero lì, stranita e stupefatta, perché mai mi ero sentita così bene. Così a casa.
Una volta terminata la canzone la presentatrice è tornata sul palco, raggiante.
<< Direi che è andata molto bene, cosa dici? >>
<< E' andata anche meglio di come mi immaginassi! >> ho sorriso, cordiale, e dopo aver ringraziato e salutato sono scesa dal palco, o meglio, mi sono fiondata giù. Non perché stessi fuggendo, intendiamoci, quanto perché tutta quell'energia, quel desiderio di correre, saltare, ballare, volare, respirare, cantare, non mi permetteva di stare ferma un secondo.
Ora che ci ripenso, è stato davvero strano.
E lo voglio rifare.
Voglio risentire quell'adrenalina scorrermi nel sangue, e quei brividi accarezzarmi la pelle, gelidi e bollenti.
Voglio vivere, ancora e ancora.
Sorrido e me ne convinco.
Sono felice. Sono pronta. Canterò ancora stasera e mi divertirò, e mentre lo farò osserverò la volta celeste, persa a pensare che quelle parole sono le stesse che vorrei pronunciarti e che anche tu sei lì sotto, sotto quelle stelle e quella luna. Con me.
Poi sento una frase.
"E fare e rifare la pace, mi piace mi piace mi piace" sollevo un sopracciglio, allibita.
Ma non era "E fare e rifare l'amore, per ore per ore per ore"? Mi chiedo, dando voce ai miei pensieri. Mia madre annuisce, e io scuoto la testa, indignata.
"E perché questa bambina l'ha cambiata?" Si tratta di Nicole, 11 anni, che essendo troppo piccola per partecipare sta cantando 4 canzoni, mentre i giudici interloquiscono. E' una bimba rotondetta, un po' altezzosa e piena di sé. Sembra avere del carisma.
Non è dotata di una particolare estensione vocale o di una buona immagine, ma a quanto pare le piace cantare, e se vuole farlo non ci sono problemi.
Ma non sopporto quando si vanno a toccare dei pezzi altrui. Dietro la stesura del testo di una canzone vi è una storia, un lavoro, un ragionamento su ciò che bisogna trasmettere, i versi e le parole e detesto che tutto ciò venga mandato all'aria da qualcuno perché non gli/le piace il testo.
O cambi canzone o la canti com'è.
Mio padre la giustifica: << E' piccola, ecco perché ha cambiato le parole >> Non importa che sia piccola. Io cantavo questa canzone a 7 anni, e le parole erano le medesime.
Improvvisamente mi chiedo perché ci sia bisogno di farlo: è forse una volgarità? Non ha detto "e poi noi ci scopiamo, lo facciamo facciamo facciamo". Non ha pronunciato parolacce, anzi, ha semplicemente detto nel modo più dolce e tenero possibile qualcosa di tanto splendido e inspiegabile: il sesso.
Cosa c'è di male in esso? Perché esiste ancora questo tabù? Perché viene considerato qualcosa di inappropiato, schifoso, volgare, mentre è semplicemente una parte fondamentale e imprescindibile dell'essere umano, qualcosa che lo compone e lo rende felice e vivo, e soprattutto "più dotato" intellettualmente parlando di altri animali?
Siamo esseri dotati di raziocinio, ormai non ci accoppiamo per la prosecuzione della specie, o meglio, è una delle conseguenza, ma non una causa. Se facciamo sesso, il 90% delle volte(o quasi), è perché siamo innamorati e cerchiamo un contatto più profondo col nostro partner, ci diamo completamente a lui/lei, difetti e pregi compresi. E' un modo fisico di esprimere qualcosa di spirituale e profondo come l'amore vero e sincero.
Cosa c'è di male in questo? Per quale motivo bisogna cambiare il testo di una canzone che non è niente male, solo per evitare di pensare al sesso?
Non lo capisco e non lo voglio capire.
-10 punti a Nicole.
E' ora di smetterla con questi tabù, non c'è nulla di sporco e volgare nel fare l'amore, capitelo.
Punto.
The Girl Who Never Cried
E fu così che Claudio mise mi piace...
RispondiEliminaSono totalmente d'accordo con te! Storpiare le canzoni per buonismo è da nocchini nel capo. Vuoi mettere la canzone di Masini "Vaffanculo" che diventa "Stupidino?"
"PS: Lo sai che forse inizio a fare anche io canto? Ho un'estenzione vocale da Sol1 a Mi4!
Ciao (: sarebbe bello se Claudio mettesse mi piace, so che sono argomenti che gli interessano alquanto ^^
EliminaDavvero?! Wow!! Sicuramente allora hai i numeri per diventare qualcuno ^^ è una grande estensione! Ma in falsetto oppure con la voce di petto?
ciao :)
Ciao
RispondiEliminahai ragione è un tabù che andrebbe abolito e se la piccola Nicole? voleva evitare poteva cantare qualcos'altro...
Ma come è andato il concorso alla fine?
Lo sai che sono curiosa
<3
Ciao <3
EliminaAppunto, ma non capisco perché storpiare quella canzone che stava tanto bene così, cosa le costava cantarla normalmente? Mah.
Alla fine tutto meglio di quanto mi immaginassi, grazie <3